Le fondatrici del Centro Clinico Psiche hanno un orientamento che tende a integrare idee prese da una vasta gamma di scuole di pensiero psicologico e psicoanalitico contemporaneo, tra cui la teoria delle relazioni oggettuali, la psicologia del Sé, la psicoanalisi interpersonale, alcune correnti del pensiero freudiano contemporaneo (post-psicologia dell’Io), la teoria relazionale.

 

L’idea classica, secondo la quale è la mente del paziente che viene studiata è per le fondatrici superata dalla nozione relazionale secondo la quale la mente è intrinsecamente diadica, interattiva, interpersonale e sociale. Esse credono a un costruttivo approccio teorico metodologico orientato all’intersoggettività che le vede professionalmente impegnate ad affrontare l’ambito clinico e il confronto – sempre più evidence-based - tra i modelli clinici in relazione alla loro efficacia, attraverso un costante dialogo con altre prospettive teorico-scientifiche, alla ricerca di ciò che in esse accomuna anziché di ciò che distingue.

Sono orientate ad integrare teorie che hanno tradizionalmente sottolineato o le sole relazioni fra oggetti interni oppure le sole relazioni interpersonali esterne, l’intrapsichico e l’interpersonale, fattori costituzionali e fattori ambientali, psicologia monopersonale e psicologia bipersonale.

 

Le idee che contraddistinguono il Centro Clinico Psiche non appartengano ad un individuo, ma al gruppo, e si sono sviluppate in uno spazio comune, in un continuo confrontarsi, dialogare e conversare.  

 

Occupandoci di bambini e ragazzi in difficoltà e delle loro famiglie siamo consapevoli dell’importanza che il nostro sia uno sguardo “riflessivo” su di loro, e su noi stesse che li pensiamo.